Speciale Interno Verde Santiago

La prima edizione internazionale del festival, raccontata da chi lo organizza

Parole di Licia Vignotto | Novembre 2025

Gli speciali dedicati al festival, pubblicati da Interno Verde Mag prima delle varie edizioni dell’evento, di solito offrono una prospettiva dietro le quinte, raccontano la curiosità che ha spinto l’organizzazione verso certi territori, le scoperte e le riflessioni emerse strada facendo, nel percorso organizzativo. Comprendono anche consigli e suggerimenti sui luoghi da non perdere, i percorsi più interessanti, lo spirito e lo sguardo da adottare per vivere al meglio l’esperienza della scoperta. Lo speciale dedicato a Interno Verde Santiago del Cile sarà per evidenti ragioni diverso. Sarebbe bellissimo se qualche appassionato frequentatore del festival decidesse di prendere un volo intercontinentale e venirci a trovare dall’altra parte del mondo, ma… sappiamo che non è esattamente come farsi la gita fuori porta nel mantovano.

Cosa contiene dunque questo speciale? Un tentativo di spiegazione. La risposta alla domanda: come diamine ha potuto un grazioso evento di giardini segreti perfettamente calato nei piccoli centri storici della pianura padana, tra corti rinascimentali e vicoli acciottolati, finire tra le palme e le araucarie, nel caos di una capitale sudamericana? 

I fattori che hanno portato un festival nato a Ferrara nel 2016 a svolgersi nella metropoli cilena nel 2025 sono molteplici, ma su tutti ce n’è uno fondamentale. In realtà è lo stesso da cui è nato l’evento stesso, nell’ormai lontano 2016: la curiosità di vedere dove rotola il gomitolo che cade, cosa succede dopo, cosa si può vedere oltre.

La proposta di organizzare Interno Verde in Cile è arrivata da Costanza Bianchini, un’architetta cilena, che più volte ha frequentato l’Italia per motivi di studio e lavoro. Ha conosciuto il festival nel 2016 ma non ha potuto partecipare, si era appena conclusa la prima edizione. Nel 2019 ha scritto un articolo dedicato all’iniziativa. Nel settembre 2023 ha voluto conoscere di persona gli organizzatori e dire: dai, facciamolo anche a casa mia! Ci sono solo 18 ore di aereo, un oceano e le Ande in mezzo. L’idea era folle ma… perché non provare? Si è iniziato a scandagliare le ampie distanze della metropoli per cercare i giardini, a scrivere un progetto, a ragionare sulle realtà che si sarebbe potuto coinvolgere. Tutto è stato fatto senza crederci davvero ma con le dita incrociate: fino a che non si arriva allo stop, si va avanti. Solo che passo dopo passo lo stop non è mai arrivato, ed eccoci qui.

Ci sono 21 giardini, più di 100 volontari, c’è il patrocinio del Comune (in questo caso: de la Ilustre Municipalid), le solite magliette rosse con il logo bianco, i braccialetti, un programma ricchissimo di attività dedicate all’ambiente e alla natura, decine di partner: dalle università ai centri culturali, dai musei agli hotel boutique, dai comitati di quartiere alla camera di commercio. Il gomitolo ha rotolato per tanto tempo, due anni circa di lavoro, ed è arrivato lontano. 

La mappa dei giardini e il programma si possono trovare online, nel nuovo sito creato per l’occasione: www.internoverde.org. Le schede degli spazi sono state scritte e registrate per l’audioguida sia in spagnolo che in italiano, perché l’intero festival è stato pensato come ponte culturale tra il Cile e l’Italia, o meglio: tra il Cile e l’Emilia-Romagna.

L’intero evento infatti si realizza grazie al Comune di Piacenza, che ha creduto in questa idea quando era ancora solo un file pdf, e con il sostegno della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Tra i partner che maggiormente si sono impegnati per la sua realizzazione, insieme alle associazioni degli emiliano-romagnoli in Cile, figurano l’Istituto di Cultura Italiana e l’Ambasciata d’Italia in Cile, che eccezionalmente aprirà il suo giardino al pubblico (meraviglioso, ma soprattutto importantissimo dal punto di vista storico, è un vero e proprio simbolo della collaborazione tra i due Paesi: durante la dittatura qui hanno trovato rifugio e salvezza oltre 700 persone perseguitate, i più curiosi possono leggere la sua descrizione qui). 

Si potrebbe scrivere ancora tanto ma manca talmente poco. Un giorno. 

¡Interno Verde te espera como siempre en los jardines!

Licia Vignotto

Redattrice | Responsabile del festival Interno Verde

Co-fondatrice dell’associazione Ilturco, che nel 2016 ha ideato e lanciato Interno Verde, e co-fondatrice dell’omonima cooperativa impresa sociale, creata nel 2021 per gestire al meglio l’evento. Responsabile del festival, descrive il suo lavoro “una via di mezzo tra l’investigatore privato e lo stalker”.