Bananatex, per vestirsi di foresta
Il tessuto vegetale che viaggia dalle Filippine a Zurigo
Parole di Debora Vitulano | Immagini di Bananatex | Novembre 2025
Il futuro dei materiali sostenibili potrebbe avere il colore tenue delle fibre di banano. Nato dall’incontro tra il rigore del design svizzero e la biodiversità delle foreste filippine, il Bananatex racconta una filiera che attraversa continenti senza spezzare l’equilibrio con l’ambiente. La sua storia è anche quella di una città, Zurigo, che ha saputo trasformarsi in un centro di ricerca e sperimentazione sul vivere urbano in modo responsabile.
A differenza di molti materiali definiti “green”, ma ancora legati a derivati del petrolio, il Bananatex è nato per ridurre l’impatto ambientale sin dalle prime fasi della sua produzione. È il risultato di un lavoro di squadra, di viaggi tra le montagne tropicali e i laboratori europei, di un dialogo costante tra chi coltiva, chi tesse e chi progetta. Un esempio di come innovazione e tradizione possano incontrarsi, offrendo risposte concrete alle sfide della transizione ecologica.
Un viaggio dal banano a Zurigo
Nelle alture umide delle Filippine, le foglie di banano Abacá vengono recise con una falce di bambù, i fusti aperti e le fibre lunghe e leggere stese ad asciugare all’aria. Da lì inizia il percorso che porta a Zurigo, dove QWSTION trasforma questo materiale naturale in un tessuto tecnico e resistente: il Bananatex. «Il potenziale dell’Abacá come passo successivo della nostra missione di sostenibilità è stato subito evidente», racconta Christian Kägi, co-fondatore e direttore creativo del brand.
Nato con l’obiettivo di offrire un’alternativa alle borse in plastica, QWSTION ha scelto di sviluppare un tessuto capace di coniugare funzionalità, estetica e rigenerazione ambientale: «La maggior parte dei prodotti disponibili sul mercato era in plastica, con filiere opache e senza soluzione di fine vita. Abbiamo deciso di creare prodotti a rifiuto zero, fatti con piante invece che con derivati del petrolio».
L’Abacá come pianta rigenerativa
L’Abacá cresce in un ecosistema di agricoltura mista e foreste montane. Non richiede pesticidi né irrigazione, aiuta a contrastare l’erosione dei suoli e contribuisce alla riforestazione in aree devastate dalle monocolture di palma da olio. Coltivarlo significa restituire fertilità a terreni impoveriti e migliorare le condizioni di vita delle comunità locali. Le fibre, già note in passato per la produzione di corde resistenti e galleggianti, sono diventate oggi la base di un tessuto che, come sottolinea Kägi, «ha la giusta rigidità, una texture simile alla carta, ma molto resistente e durevole».
Dopo la raccolta, le fibre vengono selezionate in base al colore, bollite, pressate in fogli simili al cartone e inviate a Taiwan. Qui sono trasformate in un filato, tinto secondo processi a basso impatto certificati e poi intrecciato con una trama canvas ad alta densità. Un rivestimento in cera naturale conferisce al tessuto impermeabilità, mantenendo la biodegradabilità a fine vita.
Design funzionale e circolare
Il percorso del Bananatex si intreccia con la filosofia di QWSTION, che considera il design come strumento di cambiamento. Nel laboratorio di prototipi di Zurigo, situato sopra il flagship store del marchio nel quartiere creativo di Kreis 4, ogni dettaglio è pensato per ridurre al minimo gli sprechi. I modelli della Minimal Collection – Roll Pack, Zip Pack e Hip Pouch – sfruttano le caratteristiche del tessuto per eliminare scarti di taglio e garantire un ciclo di vita lungo e circolare: «volevamo mostrare che è possibile creare prodotti belli con una sostenibilità radicale, pensando alla fine già all’inizio». La decisione di rendere il Bananatex open source rappresenta un atto di condivisione e un invito all’industria: «vederne il potenziale nel sostituire la plastica in diversi settori ci ha spinto a renderlo accessibile anche ad altri brand. Oggi lo usano marchi come Stella McCartney e Balenciaga».
Zurigo, un laboratorio urbano per il futuro
Il cuore creativo di QWSTION è a Zurigo, una città che nel 2024 ha ottenuto la certificazione di destinazione sostenibile da EarthCheck e continua a distinguersi per la qualità della vita. Con i suoi quartieri multiculturali, i mercati all’aperto, la rete di trasporti che incoraggia la mobilità dolce e la vicinanza con laghi, fiumi e montagne, Zurigo offre un modello urbano in cui il dialogo con la natura non è un concetto astratto ma un’esperienza quotidiana. Kreis 4, un tempo quartiere operaio, è oggi uno dei centri pulsanti della creatività cittadina. Qui, sopra il flagship store di QWSTION, il team sviluppa prototipi, sperimenta materiali e lavora in modo trasparente, aperto al confronto con clienti e visitatori. Un luogo che riflette la volontà del brand di radicare il design nella vita reale, mostrando che la sostenibilità non è solo un concetto tecnico, ma anche sociale e culturale.
Verso un’economia circolare
L’esperienza di QWSTION dimostra che l’innovazione non risiede soltanto nei materiali, ma nel modo in cui li pensiamo in relazione al pianeta. L’adozione di fibre vegetali come l’Abacá indica una strada concreta per passare da un sistema lineare a uno circolare, in cui i prodotti tornano alla terra senza lasciare scarti: «qualsiasi cosa prendiamo dal nostro pianeta deve essere restituita in un modo o nell’altro».
Il Bananatex non è dunque solo un tessuto tecnico: è un modo di concepire gli oggetti quotidiani come parte di un ciclo vitale, non come rifiuti da smaltire. In questo senso, il lavoro di QWSTION e il contesto di Zurigo mostrano come la sostenibilità possa diventare il motore di un’estetica nuova, capace di legare bellezza, funzionalità e rispetto per il pianeta. Un messaggio che va oltre il settore della moda e del design, offrendo un modello di economia circolare applicabile a molte altre filiere produttive.
Debora Vitulano
Redattrice
Giornalista, scrittrice, traduttrice ed editor freelance, vive tra Parma e Mantova. Italo-russa, è appassionata di linguistica, letteratura, musica, arte e moda. Pratica yoga, le piace viaggiare e ama la natura e gli animali.

