Un riccio per amico

In finale al Premio Letteratura Ragazzi il libro di Soriga sul cambiamento climatico

Parole di Anna Carolina Santangelo | Illustrazioni di Riccardo Atzeni | Aprile 2025

© Riccardo Atzeni

I giardini possono essere luoghi di gioco, magia, incontro tra umani e animali, teatro di mille avventure, soprattutto per i più piccoli. Chi non si è perso per ore a inventare storie tra piante ed alberi? Chi in qualche sera d’estate non si è trovato di fronte un simpatico animaletto trotterellante ricoperto di aculei? Queste sono le esperienze al centro di “Signor Salsiccia. Una storia di ricci, nonni e cambiamento climatico”, finalista al Premio Letteratura Ragazzi 2025.

Questo festival si tiene ogni anno dal 1978 a Cento, in provincia di Ferrara: è il più longevo e ininterrotto tra i premi letterari italiani, una rassegna di libri per alunni delle scuole elementari e medie che si sviluppa attraverso un programma di incontri con autori, seminari, letture per bambini, workshop. Si conclude con la premiazione dei libri finalisti, in primis selezionati da una commissione tecnica e poi promossi alla vittoria da un collegio giudicante composto da allievi della scuola primaria e secondaria di primo grado. Una giuria popolare che in 46 anni di storia ha coinvolto 14mila ragazzi in tutta Italia, da Palermo a Bolzano, con alcune classi di scuole italiane estere, ed ha avuto come presidente della commissione Gianni Rodari, come ci ha raccontato Elena Melloni, coordinatrice della manifestazione.

Il premio è sostenuto e organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento che acquista i libri selezionati e li distribuisce capillarmente su tutto il territorio italiano, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Cento, IBBY e CEPEL.

Ieri è stata presentata la quarantaseiesima edizione che si terrà dal 6 al 10 maggio. «Un’edizione importante – ha sottolineato Melloni – che conferma la nostra vocazione internazionale, ma allo stesso tempo siamo felici di avere due autori italiani in finale, uno dei quali è Flavio Soriga, che porta per la prima volta nei libri finalisti un tema di grande attualità come il cambiamento climatico. L’altra è Simona Baldelli che racconta l’amicizia tra un ragazzo pauroso e un lupo ferito. Tra i 169 libri in concorso, all’interno della terna della scuola primaria, prima opera per bambini di Soriga, illustrata da Riccardo Atzeni ed edita da Bompiani, si è fatto molto amare».

Quella di Flavio Soriga, scrittore sardo di romanzi per adulti e autore televisivo, è una storia che introduce la questione ambientale con un linguaggio vicino ai bambini. Il libro narra la vicenda di Nora, una bambina che da Sassari si trasferisce in un piccolo paese della Sardegna, Uta, e qui con nonni e genitori vive tutte le novità del cambiamento: nuovi amici, nuova scuola e soprattutto l’incontro con un cucciolo di riccio che subito viene accolto e accudito dalla famiglia. Il nuovo arrivato, ormai per tutti Signor Salsiccia, è infreddolito e reagisce poco, perché sta per andare in letargo in un periodo dell’anno sbagliato per il suo ciclo di vita. La causa va ricercata nel clima “impazzito” e nel fatto che è stato partorito in ritardo. Si introducono così due questioni importanti: quella del riscaldamento globale e dell’educazione alla difesa ambientale.

«Signor Salsiccia è una piccola storia con un riccio minuscolo e una bambina che diventa sempre più grande» racconta lo stesso Soriga. «Tutto è nato tutto da un riccio trovato in cortile, e dalle parole e dai pensieri della persona con cui in quel periodo passavo più tempo: mia figlia, che mi ha aiutato a trovare nuova magia in tutto ciò che mi capita».

© Riccardo Atzeni

Questa è la genesi della storia, e questo il motivo della sua particolare ambientazione: «tra tutti i luoghi del mondo, credo di conoscerne davvero bene soltanto uno. Si trova a Uta, ed è un piccolo territorio che si estende nella parte estrema di via Milano, nel vecchio orto del mio bisnonno, sedicesimo Marchese di Pintulinu. Lì ognuno è benvenuto e trattato alla pari, lì si entra in pace e si celebra la meraviglia del bosco di Raffaela, mia madre». L’autore conclude: «Secondo me dalla lettura di un libro deve emergere, quando va bene, un dato soltanto: che sono passate alcune ore senza che la noia ci abbia appestato, senza avere arrecato danni a un eventuale pregressa passione per le avventure immaginate. L’ideale poi è quando tutto questo avviene sotto un grande albero, come il pino magno salvatempo che domina il giardino dei miei genitori, nel cuore del Marchesato in cui io e mia sorella Paola siamo cresciuti».
Una storia legata alla natura e al rapporto che l’autore ha con essa, un libro che pone attenzione sulla cooperazione tra i personaggi della storia, chiave di volta per una giusta relazione tra uomo e ambiente.

«Siccome il pianeta si è surriscaldato a causa dell’inquinamento e degli altri problemi ambientali, gli animali non capiscono più niente e quando capita che in un autunno caldo quasi quasi sembra essere d’estate, le mamme riccio si sbagliano e fanno i figli anche ad ottobre e novembre».

La fragilità del riccio incontra la praticità della mamma di Nora, la sua quasi ipotermia viene abbracciata dal calore di una famiglia umana. La lettura fa emergere il valore del legame tra persone e natura in questo mondo che si trasforma continuamente. Il linguaggio adatto a piccoli lettori permetterà agli insegnanti di introdurre a scuola questa tematica così complessa come chiarisce la coordinatrice del premio.

«Ci piace pensare che con un libro in mano s’impara ad essere adulti consapevoli, la mission è quella di portare i libri nelle aule, perché se un bambino è abituato a leggere, può farsi un’idea e immedesimarsi in qualcosa di molto lontano, può avere un ventaglio di opzioni e in questo caso introdurre un argomento così importante come quello del cambiamento climatico sarà un arricchimento educativo».

Ancora non sappiamo se il Signor Salsiccia si aggiudicherà il premio, ma nel nostro cuore se lo è già guadagnato.

Anna Carolina Santangelo

Redattrice

Pugliese, classe 1993; laureata in Scienze della Comunicazione a Ferrara. Per stare al mondo si avvale di arte, libri, cinema, musica, danza ecc.; crede nel valore della scrittura, nell’importanza delle parole e nell’osservazione della realtà che la circonda. I versi della scrittrice S. Plath identificano il suo rapporto con la natura “finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me”.

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