Tanti auguri al nuovo Parco Te
Intervista al sindaco di Mantova, a un anno dalla riqualificazione
Parole di Debora Vitulano | Settembre 2024
© Comune di Mantova
«Aveva Giulio nel mezzo del cielo figurato su certi nugoli il trono e la sedia di Giove, con l’aquila che teneva il folgore in bocca. E Giove partito di quella, sceso e più basso, lanciava folgori, lo spavento e ’l lampo de i quali faceva Giunone ristrignersi in se stessa, Ganimede e gli dei fuggire per lo cielo su carri, Marte coi lupi, Mercurio coi galli, la Luna con le femmine, il Sole co’ cavalli, Saturno coi serpenti, Ercole, Bacco e Momo non manco affrettava il fuggire per l’aria, che si facessero gli altri, i quali dalla baruffa de’ venti erano nelle loro vesti involti et avviluppati».
Così Giorgio Vasari nelle sue Vite descrive la Sala dei Giganti, fra le più celebri e rappresentative di Palazzo Te. Siamo a Mantova, in uno dei palazzi dei Gonzaga, oggi patrimonio dell’Unesco.
Eppure, questo gioiello cinquecentesco fino al 2022 era circondato «dalla polvere – come ci racconta il sindaco Mattia Palazzi – non c’era più un filo d’erba e mi sono detto: così non può restare». Iniziano, allora, i lavori di riqualificazione del Parco Te, un’area di quasi 80mila metri quadri, che ad agosto 2023 è stata riaperta al pubblico con un volto completamente nuovo.
Il progetto fra rigenerazione urbana e memoria storica
La riqualificazione del Parco Te è il risultato di uno sforzo congiunto tra organizzazioni pubbliche e private. Il Comune di Mantova si è avvalso di un finanziamento del Ministero dei Beni Culturali e ha lavorato in sinergia con la Soprintendenza, Tea Reteluce, Reggiani, Bottoli Costruzioni e Mantova Ambiente. La progettazione è stata affidata agli studi milanesi AG&P Greenscape e Land, che hanno ricercato una sintesi fra il desiderio dell’amministrazione di dotare la città di un moderno parco urbano dal sapore europeo e la necessità di mantenere una continuità e una coerenza rispetto al vicino sito monumentale.
Così, si è deciso di riprendere la struttura del giardino interno di Palazzo Te, un’esedra, a sua volta poi suddivisa in tante esedre più piccole, in cui piante colonnari ne rievocano il colonnato seicentesco. Per valorizzare la neoclassica Porta delle Aquile, che costituisce l’ingresso principale al parco, si è realizzata una piazza ellittica, quasi interamente pavimentata in calcestre. Da qui parte il viale del Te, il cui lato esposto alla ferrovia è stato schermato dalla piantumazione di una siepe di carpini di tre metri d’altezza.
Un altro omaggio alla storia di Mantova – strettamente legata all’elemento acquatico, con i suoi laghi e canali – è la sequenza di fontane a raso posta al centro del parco, che ricalca con uno stile moderno i tipici giochi d’acqua dei giardini rinascimentali.
© AG&P greenscape
Un polmone verde all’insegna dell’inclusività
Oltre alla rigenerazione urbana e alla salvaguardia del patrimonio storico, il nuovo Parco Te ha fra i suoi obiettivi l’inclusività. Con anelli tematici e 1400 metri di piste e percorsi, il parco si propone come «un luogo pulsante di vita, capace di accogliere più generazioni di mantovani e di turisti nella massima sicurezza». A un anno di distanza dall’inaugurazione, si può dire che lo scopo sia stato raggiunto. Sebbene inizialmente il progetto abbia suscitato un acceso dibattito fra i cittadini e pure qualche polemica, oggi quella che prima era un’area abbandonata a sé stessa e utilizzata solo per fare jogging si è trasformata in un luogo popolato quotidianamente da persone di ogni età ed etnia. Dai bambini che giocano tra scivoli e fontane ai ragazzi che studiano, dai pensionati che chiacchierano sulle panchine ai turisti che si godono la vista di Palazzo Te, fino a chi pratica sport o gioca col proprio amico a quattro zampe nelle apposite aree.
A nord-est ci sono gli anelli dedicati ai giochi per bambini di diverse età; a nord-ovest quelli per il relax e le attività lente, come le bocce; a sud-est spazi attrezzati per gli sport e una pedana in legno per lo yoga e la meditazione; a sud-ovest aree per la didattica, gli eventi e i pic-nic.
«Le sedute sono singole e possono essere spostate, abbiamo preso ispirazione dal Jardin du Luxembourg di Parigi. In questo modo si può decidere di stare sia da soli, magari per leggere un libro, sia con altre persone. Uno degli anelli è stato adibito ad aula all’aperto e viene sfruttato per fare lezione, per le presentazioni di libri – come ad esempio in occasione del Festival Letteratura – ma c’è pure chi ci fa le riunioni di condominio».
È presente anche il wi-fi libero e ogni tavolo è dotato di prese usb e di corrente.
© AG&P greenscape
La sostenibilità passa attraverso il verde
Il nuovo Parco Te è stato progettato con un occhio di riguardo per la sostenibilità, sfruttando la biodiversità per mitigare le isole di calore, migliorare la permeabilità del suolo e riequilibrare il rapporto tra ombra ed esposizione al sole. 48.000 sono i metri quadri di prato, cui si aggiungono 274 alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis australis), 1.400 metri di siepi, 620 metri quadri di arbusti e 955 di roseti.
Per far fronte alla crescente calura estiva il servizio verde di Mantova Ambiente ha scelto per i prati la cynodon dactylon “Ibiza”, una specie di gramigna macroterma con un optimum di sviluppo fra i 18 e 35 gradi, che nei mesi freddi va in dormienza e dissecca, per poi riprendere la sua attività vegetativa in primavera. Per garantire la copertura erbosa anche nel periodo invernale le ha, tuttavia, affiancato specie microterme, con optimum vegetativo tra i 5 ed i 18 gradi.
Infine, nella progettazione del parco sono state impiegate tecnologie che consentissero di renderne sostenibile non solo la costruzione, ma anche la gestione quotidiana: «le fontane, per esempio, sono dotate di una vasca per il recupero dell’acqua».
Debora Vitulano
Redattrice
Giornalista, scrittrice, traduttrice ed editor freelance, vive tra Parma e Mantova. Italo-russa, è appassionata di linguistica, letteratura, musica, arte e moda. Pratica yoga, le piace viaggiare e ama la natura e gli animali.